venerdì 30 settembre 2022

segue GEORGE SOROS E LA OPEN SOCIETY di Roberto Pecchioli

La loro presunta generosità “umanitaria” ha creato un mondo in cui i miliardari esercitano più potere che mai. Le grandi ONG e le fondazioni filantropiche sono diventate uno dei comitati d’affari della cupola tecno


capitalistica, lo strato di vernice “benevolo” dedicato a catturare - comprandolo - il consenso di massa per neutralizzare il conflitto sociale e culturale imponendo il dominio tecno-scientifico, un lucroso investimento che capovolge la dimensione pubblica del potere, della partecipazione, della sovranità, della decisione politica a favore delle oligarchie private, i signori del denaro. 
George Soros è un protagonista del nostro tempo e l’Open society, la Società Aperta, è un'utopia che diventa incubo. 
Soros ha speso decine di miliardi di dollari per realizzare il suo sogno messianico; chi lo apprezza lo chiama filantropo, chi lo odia è convinto che sia una specie di incarnazione del male. Di certo rappresenta il potere del denaro che vuol farsi dominio sulle coscienze attraverso una visione del mondo il cui simbolo è il nome della creatura che gli sopravvivrà: la Fondazione per la Società Aperta. Protagonista in molteplici scenari di di congiuntura e difficoltà economica e sociale, per George Soros ogni situazione di turbolenza equivale a una possibilità d'intervento, diffusione e proselitismo della sua visione del mondo. Tutti sappiano che la correlazione non è giustificazione, ma la straordinaria ricchezza, il retroterra culturale, i legami politici e la sua esperienza nel trarre profitto dalle crisi connaturate al sistema mondo capitalistico, fa sì che questo finanziere spregiudicato sia certamente un catalizzatore di molte delle turbolenze geopolitiche e delle contraddizioni insite al potere di cui è protagonista indiscusso,

Questo libro ripercorre la storia dell'uomo, della sua creatura politica e delle sue avventure finanziarie.